sabato 17 novembre 2007

La sposa di Giorgio Armani

Leggo "Giorgio Armani ha riproposto a Los Angeles, in occasione degli Oscar, la sua sfilata primavera/estate di Parigi. Nel corso dell'evento francese il grande stilista italiano aveva fatto sfilare spose rigorose e sensuali. Con grande abilità Armani riesce a regalare all’abito nuziale la leggerezza e la purezza che questo capo racchiude in sè e al tempo stesso quel senso di femminilità che scopre le gambe, che osa e stupisce."
Ci convince e partiamo decise alla volta della maestosa sede "armaniana" di Via Manzoni.
Entriamo e ci aggiriamo liberamente, per non dire completamente ignorate, tra quella che si rivela essere la collezione "Emporio Armani". Attendiamo l'opportunità di domandare ad una delle imbronciate commesse dove possiamo visionare la prima linea dello stilista e dopo svariati minuti azzardiamo la richiesta, importunando una di loro. Ci indirizza, senza l'ombra di un sorriso, al negozio di Via Montenapoleone.

L'accoglienza al negozio è più o meno la stessa ma essendo lo spazio più piccolo si passa meno inosservati. Ci rendiamo conto che i capi sono prettamente invernali, pertanto domandiamo cosa suggeriscono a una futura sposa di marzo, fornendo indicazioni precise: cerimonia civile pomeridiana seguita da breve rinfresco, sposi non giovanissimi, secondo matrimonio e blà blà...
In tutta risposta ci viene garbatamente suggerito di tornare a gennaio per l'arrivo dei nuovi capi primaverili. Giorgio, così lo chiama, produce anche pochi pezzi speciali che vanno via subito... va a fortuna. Casualmente ne ha uno da mostrarci. Si dilegua e torna con un abito di satin bianco, lungo fino ai piedi. L'esatto contrario di quello che le ho appena richiesto.
Salutiamo, ci sorride. Usciamo e due impiegati, un commesso e l'addetto alla security in prossimità della porta, non ci salutano.
L'impressione è stata veramente negativa.

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